24 Feb

White Ear – Right Here...

“Right Here” è il nuovo album di White Ear, disponibile su tutte le piattaforme digitali ed in formato CD. Il rumore bianco, in inglese ‘white noise’, è un suono che contiene tutto lo spettro di frequenze, molto simile al rumore del mare o del vento. Partendo da questo concetto il nome White Ear, ‘orecchio bianco’, vuole intendersi come un ascolto che accoglie ogni suono circostante. Un’apertura che si trasferisce in senso più ampio nei...

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24 Feb

“Senza capo né coda” è il nuovo libro di Don Backy...

Provate a pensare di ricevere improvvisamente un’eredità miliardaria e che, mentre state gustando l’idea di come cambierà la vostra vita, vi troviate davanti a un ostacolo, anzi, di fronte a ben cinque ostacoli da superare, prima di entrarne in possesso. È quanto accade a due cugini toscani, Narciso de’ Ronzini Saltanti e Arno St. Cruz. Gli ostacoli sono rappresentati da cinque indovinelli, ideati dal defunto zio Barabba, che coinvolgon...

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24 Feb

Pietro Vanessi – Incipit...

“Incipit”, ovverosia inizio, embrione, seme. Questo libro è un parto multiplo che supera l’eccezione visto che i neonati e sgambettanti racconti sono più di cento, centotrentatrè, per esattezza. Racconti diversi che possono essere raggruppati per genere: il fantasy, il giallo, il noir, la commedia, il poetico, la fantascienza distopica, soprattutto. Racconti sospesi, appena iniziati, che catturano il lettore e lo pongono di fronte a del...

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24 Feb

Antonio Guccione – Aston Love. Il liberatore di libri....

“Aston è un vero genio della comunicazione, un grande artista, un po’ fragile e forse un po’ troppo solitario.” Carlos Souza si accese il sigaro e proseguì il suo discorso: “Vede, signor Albertini, tutti conoscono i lavori dei grandi fotografi, pochi conoscono il lavoro di Aston, però quando entrano in possesso delle sue fotografie non ne possono più fare a meno. Guardi questa foto, è fantastica, vede? Lui la donna non la svela mai, non...

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Altre News

Giorgio Susana, Corocastel "Bianca di Collalto"...

Disponibile su tutte le piattaforme digitali “Bianca di Collalto”, Opera lirico-moderna con le musiche di Giorgio Susana ed i testi di Nicola Bergamo. Un’antica leggenda trevigiana vuole che nel Castello di Collalto si sia consumato un atroce delitto: in epoca medievale venne murata viva una fanciulla di nome Bianca per assurda quanto devastante gelosia della sua padrona, e che di tanto in tanto sarebbe riapparsa e riapparirebbe ancor oggi nelle vesti di un fantasma. Coloro che affermavano di aver veduto il fantasma narravano che esso si mostrava vestito di bianco, e se annunciava sventura, nascondeva il volto con un velo nero. Dalla vena creativa del compositore Giorgio Susana e dal libretto in versi di Nicola Bergamo ne è nata, in epoca moderna, un’opera in un atto e dodici scene per voci liriche e pop, otto strumenti e un coro. I versi e la musica sottolineano in un travolgente crescendo emotivo l’orribile vicenda, alternando arie e canzoni più dolci e poetiche a momenti di grande tensione, conducendo l’ascoltatore in un vortice che lo porta lontano nel tempo, tra le mura di un castello adagiato su verdeggianti colline, e nel contempo vicino ad un assurdo delitto che ben si addice a quanto purtroppo, nei confronti delle donne, ancora oggi succede.    

Renato Giordano - La nota di Dio...

“La Nota di Dio” è il nuovo libro di Renato Giordano, pubblicato da Compagnia Nuove Indye, disponibile anche su Amazon e nell’HI-QU Store: racconta la storia della musica che dal ‘500 veniva usata come strumento terapeutico al Santo Spirito in Saxia, storico Ospedale romano dei Papi. Questo utilizzo della musica è stato veramente eccezionale, assolutamente innovativo e sorprendentemente in straordinario anticipo sui tempi! Un grande organo venne posizionato nel centro delle Corsie Sistine dell’Ospedale (così chiamate da Papa Sisto IV che le fece realizzare su proposta pare di S. Filippo Neri). Il suonatore di flauto presente, presente nel bellissimo affresco sulla parete della Sala del Commendatore ci ricorda che si suonavano i vari strumenti a fiato nelle zone dedicate al parto e all’allattamento dei neonati. I suonatori dipinti nel Liber Regulae Sancti Spiritus, musici di piva e di mandola, nonché cantori, ricordano i diversi eventi legati alle musiche del Barocco Romano avvenuti nel nosocomio. Nella seconda parte del libro c’è un racconto, “Il Medico Eretico”, in cui Renato Giordano torna ad occuparsi di Lancisi e del processo per eresia intentato dal Santo Uffizio alla fine del Seicento contro la setta dei Bianchi e contro i medici romani. Riusciranno ad evitare di finire come Giordano Bruno? Il racconto riporta fedelmente gli atti del Processo, atti secretati e poi occultati per secoli.   

“Hi My Name is Planet Earth and I will Kill You All” è il nuovo singolo di W...

“Hi My Name is Planet Earth and I will Kill You All” è il nuovo singolo del producer pugliese di stanza a Bologna White Ear che vede la partecipazione di Lapè e Fausto Dee, disponibile su tutte le piattaforme digitali. ll titolo è così lungo perché probabilmente non c’era modo di sintetizzare il concetto. È il pianeta che parla e i suoi intenti non sono rassicuranti. Le frasi chiave, cantate dalla voce incantata di Lapè, dicono che è troppo tardi per piangere in quanto conoscevamo già le conseguenze del nostro atteggiamento. Frasi inquietanti cantate con un’intenzione gioiosa e spensierata, per sottolineare la superficialità con cui stiamo affrontando il più grave pericolo del nostro tempo. A legare questi ritornelli allegramente macabri ci sono le strofe fitte di White Ear, quasi una filastrocca in cui la Terra parla sempre in prima persona spiegando i motivi per cui, per poter sopravvivere, è costretta ad annientare questi parassiti che da almeno un secolo la stanno torturando in nome di uno stile di vita volto solo a far crescere i consumi. A metà canzone il colore cambia, diventa ancora più inquietante, per l’entrata di Fausto Dee, rapper che comincia a slabbrare le maglie della metrica con un testo molto diretto, parlato, in cui è un umano a parlare. A passo stretto con la parte testuale, il carattere del brano mette in contrasto un carillon giocoso e un beat angosciante, una ritmica ballabile con degli archi che avanzano in armonie buie. Un graduale crescendo lungo tutto il brano contribuisce a dare la sensazione di qualcosa di imminente che sta per succedere, un pericolo che dall’orizzonte si avvicina. Ma non c’è problema, basta girarsi dall’altra parte.     

Alessandro Gwis – Rooftops and the Yellow Moon...

“Rooftops and the Yellow Moon” è il nuovo album di Alessandro Gwis, disponibile su tutte le piattaforme digitali. Dopo l’album “Alessandro Gwis” e “#2” prosegue la collaborazione tra Alessandro Gwis e Compagnia Nuove Indye con questo nuovo progetto che possiamo definire un diario sonoro, una raccolta di idee, appunti, emozioni e suggestioni musicali che hanno accompagnato Gwis in questi anni. Un vero e proprio viaggio musicale in cui Gwis ha voluto accanto a sé alcuni dei suoi migliori amici musicisti: Pierpaolo Ranieri (Basso), Marco Rovinelli (Batteria), Michele Rabbia (Percussioni) e Luca Pirozzi (basso nella traccia 7). L’album, prodotto da Alessandro Gwis in collaborazione con Riccardo Manzi, sarà disponibile anche in formato CD.   

Vito Ranucci, Renato Giordano – Devil’s Canon...

In un quadro del '600 del famoso pittore Pietro Van Laer si scorge un frammento di partitura: è il canone del diavolo.Si tratta di un canone a tre voci, un canone perpetuo o infinito, in cui ogni voce riprende e ripropone la propria parte, cantando la stessa frase: “il diavolo non burla”. Questa storia (che verrà raccontata nel libro di Renato Giordano "La Nota di Dio" che pubblicheremo all'inizio del 2023) ha dato vita alla collaborazione tra Renato Giordano ed il compositore Vito Ranucci che si è tradotta nel brano "Devil's Canon", disponibile su tutte le piattaforme digitali.  

La “Tammurriata Nera” di Vito Ranucci feat. Consiglia Licciardi...

L'elettronica visionaria di Vito Ranucci incontra la voce ancestrale di Consiglia Licciardi nella versione Trip-Hop di un classico della canzone napoletana: “Tammurriata Nera”. Il brano, disponibile su tutte le piattaforme digitali, è il primo singolo tratto dal progetto “Neapolitan Song Playlist”.