Disponibile su tutte le piattaforme digitali e nell’HI-QU Store “Sanacore Tour 1.9.9.5. (Live in Napoli)”.
“Era fine settembre.
Io e Luca Fornari ci aggiravamo ansiosi tra il palco e la folla a goderci la vista di quel fiume di gente tra il pontile e il mare, con il suono che bucava il cielo. Un lungo susseguirsi di grandi successi: “Figli di Annibale”, “Nu te scurdà” - indimenticabile il video di Pappi Corsicato – “Sole” con le immagini di Alex Infascelli, “Fattallà”…
Così nascono gli ALMAMEGRETTA, con noi di ANAGRUMBA e di CNI COMPAGNIA NUOVE INDYE.
Così è nata SANACORE, partorita in quell’isola incantevole di Procida, tra gli aranci profumati e due Neuman per registrare il suono del suo mare (come ci racconta il mai dimenticato e insuperabile Stefano Facchielli).
Sale sul palco il re – il Raiz e lascia la sua impronta di animale di razza (come quando gli facevo coraggio sul palco del Primo Maggio che gli faceva paura) “un randagio, un nomade, un meticcio, figlio di Annibale. Gli ALMAMEGRETTA diventano femmina, frocio, puttana, o cane senza guinzaglio perchè la loro natura è di mercurio e a sud della luna splendono solo le ANIMEMIGRANTI ” come scrisse Daniela Amenta su “Mucchio Selvaggio”.
Paolo Dossena
Il 20 novembre arriva in radio “Ner” di Riccardo Joshua Moretti, primo singolo estratto dall'album Ha-Delet.
“Ogni uomo è stato creato perché giunga a questa Porta che conduce al Canto delle Sapienze. Sappi che ogni cosa che esiste al mondo ha il suo canto particolare ma tutti i canti provengono dal Canto delle Sapienze. Quando intonerai il tuo vero canto, in quell’istante capirai che quella melodia era stata creata solo per te. Allora avrai la chiave per aprire la porta dei cieli.”
“Solo un Canto resterà nel tuo cuore, conservalo per tutto il tempo della tua esistenza.”
Questo lavoro prende spunto dalle opere letterarie di due uomini, Nachman di Breslav e Franz Kafka, che hanno vissuto in luoghi e generazioni lontane ma che sono riusciti a dialogare tra loro.
Essi dialogano ma nessuno dei due lo sa e, come due teologi, dibattono usando tutti i linguaggi a loro noti, compreso quello mistico, che se per Nachman di Breslav è la lingua madre, in Kafka affiora a tratti, timidamente, ma con intensità.
Ciò appare evidente nel racconto di Kafka Il Processo:
”Davanti alla Porta c’è un guardiano. Un uomo di campagna si presenta per chiedergli se può entrare. […] Il guardiano risponde di non poterglielo permettere per il momento, forse in seguito. […] L’uomo decide di attendere finché non gli verrà concesso di entrare. Passano giorni, mesi ed anni quando l’uomo trova il coraggio di chiedere al guardiano come mai in tutti questi anni passati davanti alla Porta nessuno è mai venuto a chiedere di entrare. Allora il guardiano gli dice: “Nessun altro poteva entrare perché questa Porta era destinata solo a te.“
Gli Agricantus vi invitano al concerto online da Vittoria (RG), Sicilia. Un suggestivo viaggio nel Mediterraneo attraverso tre decenni di musica e attraverso gli incontri tra diverse culture che caratterizzano la Sicilia - poliglotta nelle lingue e nei suoni arcaici e contemporanei.
Il concerto inizierà alle ore 20.00 CET del 2 dicembre e sarà a disposizione dei possessori del biglietto per 24 ore dopo lo spettacolo.
Il costo del biglietto per "Agricantus live al Chiostro delle Grazie" è di 10,00 euro.
“Gathering” è il primo album dei Socialeyez, duo nato poco più di un anno fa in un garage del quartiere del Pigneto, a Roma. L’album esce venerdì 2 ottobre su tutti gli store digitali e nei negozi fisici e sarà presentato martedì 6 ottobre a “Le Mura” di Roma.
La band è formata da due elementi, entrambi del '77, che hanno suonato insieme e separatamente per diversi anni prima di decidere di iniziare un percorso nuovo, più asciutto e lineare. Qualcosa che in inglese si definisce “streamlinde”.
Inglese è pure la lingua del disco, cantata da Ryan che suona il sax ed è nato in Minnesota. Lì è cresciuto fino a 19 anni, quando ha deciso di trasferirsi in Italia per studiare belle arti, passando per Pavia, Milano e Napoli prima di fermarsi a Roma. Pietro è nato in Calabria, dove ha imparato a suonare la chitarra e il basso calpestando molti dei palchi dedicati alla musica emergente più importanti d'Italia negli anni '90, prima di emigrare nella capitale per immergersi nei ritmi e nelle sonorità elettroniche del sottobosco metropolitano. A ottobre dell'anno scorso firmano il loro primo contratto con Compagnia Nuove Indye importante etichetta simbolo di qualità e di indipendenza.
«Il disco è una reazione quasi istintiva a tanti anni di musica, pittura, esperienze di getto collettivo in una Roma piuttosto generosa, che permette ancora di trovarsi tutti insieme in un garage a fare musica – racconta Ryan – Le influenze che hanno portato alla realizzazione del disco sono influenze vive: amici e persone di passaggio che mi hanno lasciato stili e stimoli differenti e il desiderio di andare oltre».
Con il progetto Socialeyez e il suo primo frutto “Gathering”, i due musicisti adottano uno specifico registro: fare musica ripartendo dalle fondamenta, dalle proprie basi musicali, dai propri miti, degli anni passati ad ascoltare musicassette e vinili. L’album nasce dalle immagini, dai ricordi, dalle impressioni indelebili. L’approccio è “lo-fi”, un mix italoamericano che mette insieme rock, elettronica, folk, jazz, rap, blues, punk, con un’attitudine underground.
«Le basi di “Gathering” sono state concepite dal punto di vista di un bassista e sono state composte seguendo una direzione duplice: dare all'ascoltatore dei punti fissi su cui poggiare i piedi e gli occhi e, insieme, degli spazi e delle correnti sulle quali lasciar viaggiare corpo e mente – spiega Pietro - Talvolta sono nate prima dei testi, altre volte sono state ispirate proprio dalle possibilità ritmiche, armoniche e soprattutto poetiche di una lingua e un'origine così diversa dalla mia, quindi sempre nuova e affascinante».
“A piedi nudi” è il debutto discografico della ventiduenne cantautrice toscana Costanza che con il suo pop fresco e raffinato è entrata nella finale della XXXI edizione del Festival della canzone popolare e d’autore italiana Musicultura. Preziosa la collaborazione con Danilo Cherni, collaboratore di Antonello Venditti, e con Vito Ranucci, compositore di importanti colonne sonore da Mario Monicelli per il film “Le rose del deserto” a Rossella Bergo per il film “Florindo e Carlotta".
Costanza, all’anagrafe Costanza Motroni, inizia all’età di 14 anni a fare musica e da subito a mescolare le note con le parole, per raccontare i propri sogni, le fantasie, le irrequietezze e le tentazioni. Il suo obiettivo è semplice: portare la sua arte e la sua musica tra il pubblico, piccolo o grande che sia, per mostrare ciò che risuona nella sua mente e nel suo cuore. Firma il suo primo contratto con Compagnia Nuove Indye importante Griffe simbolo di qualità e di indipendenza.
Costanza racconta la vita e le sue fragilità, intese non come debolezze, ma come punti di forza. «“A piedi nudi” è nato tra le quattro mura della mia camera e tra i tasti del pianoforte – spiega Costanza – lasciandomi trasportare dai pensieri e dalle emozioni che mi hanno condotto nei diversi sentieri sui quali ho camminato, appunto, a piedi nudi e libera. L’album è un viaggio alla ricerca di me stessa, nella mia solitudine, nella mia fragilità umana, e con le mie speranze di un futuro emozionante. L’uscita del mio primo disco mi emoziona molto. Per la prima volta una piccola parte di me potrà diventare parte di chi mi ascolta».
L’album sarà presentato mercoledì 7 ottobre a Roma ("Le Mura", Via di Porta Labicana 24).
Martedì 28 luglio vi aspettiamo al Porto Antico di Genova per il concerto di Bobby Soul che presenterà il suo nuovo album 20/30 insieme alla "Banda Ventitrenta", creata appositamente per questo evento speciale, che vedrà come ospite Roy Paci!
Sul palco con Bobby Soul ci saranno: Davide Zalaffi (batteria), Lucas Bellotti (basso), Alessio Caorsi (chitarra elettrica), Matteo Minchillo (tastiere), Stefano Guazzo (Sax), Andrea Giannoni (armonica), con i Visuals di Marco Bernini.
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Fabrizio Gatti, Costanza Motroni, Paolo Rigotto e i The Flyers sono tra gli artisti selezionati, tra 760 proposte provenienti da tutta Italia, per accedere alle audizioni dal vivo della XXXI edizione (2020) del concorso “Musicultura”.
Ciro De Rosa su “Blogfoolk” recensisce il nuovo album di Vito Ranucci "Napoli Inferno & Paradiso": “Se già parlare di musica napoletana non è sempre facile, figurarsi mettere mano ai classici della canzone d’arte partenopea, sia antica che recente. Si è cimentato nell’impresa Vito Ranucci, del cui precedente album, “KTC Killing the Classics”, Girolamo De Simone, notevole compositore di frontiera lontano da stereotipie identitarie e da leziosità accademiche, aveva parlato come di un’opera di “trasfigurazione” di partiture di musica classica. Con questo “ritorno a casa” Ranucci si rivolge a materia altrettanto difficile da manipolare come è la canzone di Napoli, non tanto per la sua presunta “sacralità” quanto piuttosto perché sono già esistiti interventi di rimescolamento, soprattutto nell’ambito della club culture e del DJing. In realtà, Ranucci non è nuovo a queste azioni sul patrimonio musicale locale, se si pensa al brano “Napoli Hard”, contenuto nel suo disco “Dialects”, dove metteva le mani sullo storico canto de “Lo Guarracino”. Compositore, arrangiatore e sassofonista Ranucci, attivo nell’ambito delle colonne sonore per il cinema ed il teatro che gli hanno fruttato importanti collaborazioni, fa parte di una schiera di artisti napoletani poco concilianti con una certa indulgente e compiaciuta autorappresentazione della metropoli mediterranea. Sul piano stilistico compositivo predilige la giustapposizione di registri e linguaggi, la mescolanza di timbri acustici e di elettronica: insomma una salutare con-fusione. Quanto al titolo provocatorio, “Napoli Inferno & Paradiso”, e alla scelta delle canzoni in scaletta, Ranucci dice: «Ho diversamente fruito di questi brani da piccolo, ho suonato nell’ambiente dei neomelodici, ho suonato ai matrimoni, trovandomi accanto anche a spacciatori e camorristi… L’ascolto di un classico napoletano riporta alla mia mente una visione molto meno oleografica della città, che mi restituisce una Napoli vera e reale, non da cartolina. Credo di aver conferito una verità a questi brani, in cui non leggo qualcosa di stereotipato o ingabbiato nel ruolo di souvenir di Napoli, ma qualcosa che vive e nel tempo si impregna di nuovi sapori e odori, ben lontani dalla radice dei brani in quanto semplici canzoni d’amore e di emigrazione. Il tempo che passa e gli accadimenti trasformano e plasmano i classici ogni volta che vengono eseguiti, giorno dopo giorno. Perché la musica subisce questo tipo di contaminazione dallo spirito umano». Continua a leggere su “Blogfoolk“
In occasione delle celebrazioni del “Giorno della Memoria”, saranno tre i concerti che vedranno protagonista il M° Riccardo Joshua Moretti con due diversi progetti:
“L’ALBERO DEI SOGNI”
26 gennaio – Ore 11.00 – Teatro Goldoni – Venezia
26 gennaio – Ore 21.00 – Teatro Comunale “G. Sartori” – Ala (TN) con Il Balletto di Roma
“IL CANTO DELLE SAPIENZE”
28 gennaio – Ore 11.45 – Rassegna “Lo Scrigno della Memoria” - Università di Macerata – Aula Mario Sbriccoli - Macerata
“Io, Fabrizio e il Ciocorì” è lo spettacolo di Flavio Brighenti che andrà in scena a Roma sabato 18 gennaio alle 21.00 allo Spazio Rossellini (Via della Vasca Navale 58).
Sul palco, due narratori - l'autore Flavio Brighenti e la regista Carmen Giardina - e quattro musicisti: Stefano Saletti (chitarra, bouzouki, oud), Gabriele Coen (clarinetto, sax soprano), Mario Rivera (basso acustico) e Raffaela Siniscalchi (voce).
Le canzoni, nelle quali reinterpretano in chiave etno-jazz alcune perle di Fabrizio De André, fanno parte dell'album "Ho visto Nina volare" che sarà pubblicato nelle prossime settimane.
Info e prenotazioni per lo spettacolo all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o al numero 3452978091.