“MC DRIVE”, disponibile dal 26 maggio su tutte le piattaforme digitali, è il nuovo singolo di Gennaro Caggiano, in arte ENGAGE che, dopo la pubblicazione dell’EP “Pelle” nel marzo 2020, arriva a definire una nuova versione di sé su un sound decisamente più pop.
ENGAGE racconta di storie di vite reali attuali e del difficile legame con le emozioni, usa testi sfacciatamente diretti su sonorità che inducono l’ascoltatore a ballare.
“MC DRIVE” descrive il disagio di non aver trovato tutto quello che si è ordinato all’interno del proprio ordine takeaway, ovviamente già pagato, facendo un parallelismo con le situazioni della vita piene di aspettative che si rivelano irraggiungibili. La stessa insoddisfazione affrontata spesso quando ordini l’amore nel takeaway della vita, magari in una relazione a distanza, e dentro ad ogni pacco non trovi mai quello che vorresti.
Disponibile dal 12 Maggio su tutte le piattaforme digitali ed in formato CD il nuovo progetto discografico di Stefania D’Ambrosio intitolato “per Umberto Bindi”, prodotto da Stefania D’Ambrosio e Michele Micarelli per DELTA ITALIANA, label promossa e distribuita da COMPAGNIA NUOVE INDYE, con il Patrocinio del “Premio Bindi”. Si tratta della prima uscita della collana “Quando L’INTERPRETE incontra i GRANDI AUTORI”. Con questa prima pubblicazione si concretizza il percorso artistico di Stefania D’Ambrosio, iniziato già dai primi incontri con Umberto Bindi, suo caro amico, a cui è rimasta molto legata insieme a Michele Micarelli, musicista e arrangiatore di Bindi. Stefania D’Ambrosio ha incontrato e duettato con grandi Artisti come Gino Paoli, Enzo Jannacci, Bruno Lauzi, Cristiano De Andrè partecipando ad importanti rassegne ed eventi speciali come l’omaggio ad Umberto Bindi del 2022 presso “Officina Pasolini” di Roma, patrocinato dal Premio Tenco e Premio Bindi, insieme a Sergio Cammariere, Bungaro, Morgan. Il 12 maggio ricorre il compleanno di Umberto Bindi, che avrebbe compiuto 91 anni, e Stefania ha scelto proprio questo giorno per omaggiarlo con un album che è anche la prima pubblicazione della collana “Quando L'INTERPRETE incontra i GRANDI AUTORI”. L’album è impreziosito anche dalla presenza della voce di Vittorio De Scalzi che interpreta “Letti” uno dei principali brani del repertorio di Umberto Bindi. L’intera pubblicazione è stata realizzata con registrazioni dal vivo, con tutto il calore e le emozioni del suono analogico, con tutte le sfumature che solo la musica dal vivo può donare, con la voglia e l’intento di continuare su questa strada per sensibilizzare e valorizzare il prezioso repertorio dei nostri grandi Autori, dando vita ed inizio a questa importante Collana “Quando L’INTERPRETE incontra i GRANDI AUTORI”.
“Right Here” è il nuovo album di White Ear, disponibile su tutte le piattaforme digitali ed in formato CD. Il rumore bianco, in inglese ‘white noise’, è un suono che contiene tutto lo spettro di frequenze, molto simile al rumore del mare o del vento. Partendo da questo concetto il nome White Ear, ‘orecchio bianco’, vuole intendersi come un ascolto che accoglie ogni suono circostante. Un’apertura che si trasferisce in senso più ampio nei testi, come in “Eyes wide up” che invita a non abbassare gli occhi o chiudere le braccia di fronte a situazioni di sofferenza che non sembrano appartenerci, ma che richiamano un senso di responsabilità irreprimibile. Mentre il brano “Night has come” parla di un’apertura mentale verso punti di vista che possano scardinare le nostre certezze, concetto condensato nella frase “My religion is the doubt”. O ancora in “Planet Earth” l’ascolto è rivolto al pianeta terra che parla in prima persona, mentre “Try to catch me” pone l’accento sul sentirsi parte di una moltitudine meravigliosamente potente.
La parola chiave di questo disco è l’ascolto, inteso come un varco che permetta di essere in contatto con ciò che ci circonda e di cui inevitabilmente facciamo parte. Lo stesso principio può descrivere la ricerca musicale che contraddistingue questo lavoro, caratterizzato dalla convivenza tra strumenti acustici ed elettronici in uno stile aperto a diverse contaminazioni.
Provate a pensare di ricevere improvvisamente un’eredità miliardaria e che, mentre state gustando l’idea di come cambierà la vostra vita, vi troviate davanti a un ostacolo, anzi, di fronte a ben cinque ostacoli da superare, prima di entrarne in possesso. È quanto accade a due cugini toscani, Narciso de’ Ronzini Saltanti e Arno St. Cruz. Gli ostacoli sono rappresentati da cinque indovinelli, ideati dal defunto zio Barabba, che coinvolgono cinque diverse città del mondo e che, nella soluzione, nascondono una nota musicale, la quale, unita alle altre, comporrà un motivo da suonarsi di fronte a una cellula foto-musicale, inserita in una cassaforte. È questo l’unico sistema che consentirà alla stessa di aprirsi.
Le incredibili, fantasmagoriche avventure, che vivranno i nostri eroi, offriranno una lettura helzapoppiana, tutta rivolta al divertimento in salsa surreale...
“Incipit”, ovverosia inizio, embrione, seme. Questo libro è un parto multiplo che supera l’eccezione visto che i neonati e sgambettanti racconti sono più di cento, centotrentatrè, per esattezza. Racconti diversi che possono essere raggruppati per genere: il fantasy, il giallo, il noir, la commedia, il poetico, la fantascienza distopica, soprattutto. Racconti sospesi, appena iniziati, che catturano il lettore e lo pongono di fronte a delle vere e proprie sfide filosofiche a cui non potrà fare a meno di rispondere. Ma la particolarità del libro non si esaurisce qui: per ogni racconto abbiamo anche una copertina creata ad hoc e una musica che ne accompagna la lettura. Un oggetto strabiliante che sembra essere stato catapultato qui direttamente dal futuro.
“Aston è un vero genio della comunicazione, un grande artista, un po’ fragile e forse un po’ troppo solitario.” Carlos Souza si accese il sigaro e proseguì il suo discorso: “Vede, signor Albertini, tutti conoscono i lavori dei grandi fotografi, pochi conoscono il lavoro di Aston, però quando entrano in possesso delle sue fotografie non ne possono più fare a meno. Guardi questa foto, è fantastica, vede? Lui la donna non la svela mai, non ci sono vizi, l’ama e la protegge anche nella sua natura volgare”.
Aston Love dopo una travagliata storia d’amore con Dors per non dimenticare quel sentimento che mai prima aveva provato, decide di creare un libro della sua modella.
Vuole farlo pubblicare da una casa editrice ma non ci riesce, dopo diversi tentativi andati male decide di affidarsi a “bookcrossing”, un movimento americano nato negli anni settanta per stimolare la gente a leggere di più.
Il libro inizia a viaggiare per il mondo incontrando l’interesse di personaggi immaginari, ognuno con la propria storia.
In un quadro del '600 del famoso pittore Pietro Van Laer si scorge un frammento di partitura: è il canone del diavolo.Si tratta di un canone a tre voci, un canone perpetuo o infinito, in cui ogni voce riprende e ripropone la propria parte, cantando la stessa frase: “il diavolo non burla”. Questa storia (che verrà raccontata nel libro di Renato Giordano "La Nota di Dio" che pubblicheremo all'inizio del 2023) ha dato vita alla collaborazione tra Renato Giordano ed il compositore Vito Ranucci che si è tradotta nel brano "Devil's Canon", disponibile su tutte le piattaforme digitali.
Disponibile su tutte le piattaforme digitali la colonna sonora di “Ciao Anita” il film di Jacques Lipkau Goyard e Marco Kuveiller, prodotto da Human Touch Media. Colonna sonora originale di Mino Freda e musiche di Vito Ranucci, Riccardo Joshua Moretti, Pasquale Laino.
Il film (disponibile sulla piattaforma CHILI) è stato girato pochi mesi prima che venisse a mancare la leggendaria Anita Ekberg, costretta su una sedia a rotelle in una casa per anziani nei dintorni di Roma. Con sottile sarcasmo, racconta aneddoti privati, la tristezza della solitudine, di amori passati, amici persi ed il sogno di continuare a recitare. Dopo la scomparsa dell‘attrice, il film è rimasto in sala montaggio, in attesa di una idea diversa da quella che aveva mosso gli autori quando furono iniziate le riprese. Solo più tardi venne deciso che Anita - la Diva ed amica - meritasse un ultimo tributo.
“Ciao Anita” è stato selezionato in decine di festival internazionali ottenendo più di 70 importanti riconoscimenti, tra cui: Original Score - New York Movie Awards – 2022; Best Music Score – Virgin Spring Cinefest – 2022; Original Score – London Movie Awards – 2021; Best Original Music Award - Swedish International Film Festival - 2021; Best Film on Women - Calcutta International Cult Film Festival - 2021; Best Film Score – World Film Carnival, Singapore - 2021; Woman in a Film - Los Angeles Film Awards USA – 2020; Best Documentary London Flicks Film Festival U.K. – 2020; Best Biographical Film - New York International Film Awards USA – 2020; Best Feature Documentary - Istanbul Film Awards Turkey – 2020; Best Actress Hollywood Gold Awards USA – 2020; Best Original Music - American Golden Picture International Film Festival USA – 2020; Best Feature Documentary - Sweden Film Awards - 2020; Best Documentary - Paris Play Film Festival France – 2020; Best Biographical Film - Oniros Film Awards Italy – 2020; Best Film on Women - Fox Award Calcutta India – 2020.
Disponibile su CD e su tutte le piattaforme digitali “Di cani di lupi e d'umani”, il nuovo album de Lassociazione Le canzoni del nuovo album, legate da un filo, parlano di storie perse e ritrovate nelle lande desolate della nostra mente. In questo viaggio non siamo soli: ci sono cani, lupi, fuochi ardenti, spiriti, amori che si perdono e ricchezze che svaniscono. E’ un album che racconta della lotta per rimanere vivi…umani. L’amore per le proprie radici è evidente nel linguaggio della band, che canta nel dialetto dell’Appennino.
La band folk-rock emiliana racconta un mondo di frontiera dove la natura selvaggia domina l’uomo, le sue paure e le sue ambizioni.
Come i cani che trainano la slitta nella neve e sono legati tra loro da un destino comune, così anche le canzoni del nuovo album cercano di attraversare la tempesta per arrivare a un nuovo orizzonte.