
Gabriele Marciano è l'autore del libro "Writings on The Wall", pubblicato da Compagnia Nuove Indye, disponibile su Amazon e nell'HI-QU Store.
Cosa leggere, cosa scrivere sul muro di Waters? Questo lavoro, disinteressandosi alla cronaca e alla biografia, vuole esplorarne sia la superficie (la consistenza sonora e narrativa), sia il valore simbolico, enigmatico, condensato in un mito senza tempo. È il contenuto evidente a rendere raggiungibile quello profondo.
Inutile riferirsi all'uno escludendo l'altro: interessante è ciò che sta “dietro” al muro, ma anche ciò che è visibile a tutti. Lo sguardo stratificato dell’autore vuole anche stabilire le coordinate del muro all’interno del reticolo culturale contemporaneo e, via via “zoomando”, nella cultura di massa e nella discografia dei Pink Floyd: il muro di Waters è l’unica struttura creata dall’uomo che sia visibile dal lato oscuro della luna.
Nel caso di The Wall, il convergere dei diversi linguaggi (quello intuitivo, emozionale ed astratto della musica, e quello semantico dei testi) in una sola forma, stratificata e straordinariamente densa e polisemica, crea un mondo che è possibile esplorare senza stancarsi e senza perdersi, perché ogni cunicolo porta al suo centro, al suo panorama disperato di mattoni bianchi, sempre in bilico, come una sfinge, fra l’immobilità e la distruzione.