Un viaggio nell’anima del Tango attraverso le corde della chitarra.
Il Tango è passione, malinconia, energia che brucia sotto la pelle e si dissolve nell’aria con un ultimo, struggente accordo. In Tango y Nada Más , Andrea Vettoretti e Massimo Scattolin danno vita a un medley straordinario che attraversa le melodie più iconiche di questo genere, intrecciando le opere di Astor Piazzolla, Aníbal Troilo e Cacho Castaña in un’unica, intensa narrazione musicale.
Le chitarre dialogano, si inseguono, si fondono, trasformando ogni nota in un racconto di passione e nostalgia. Vuelvo al Sur, Malena, Garganta con Arena, Chiquilín de Bachín, Balada para un loco, Yo soy María—brani che hanno segnato la storia del tango, qui trascritti con cura e interpretati con un tocco unico, vibrante di emozione e virtuosismo.
Un omaggio alla tradizione e, allo stesso tempo, una nuova visione del Tango: pura intensità, pura anima. Tango y Nada Más è un’esperienza sonora che cattura e trascina, un viaggio profondo nelle sfumature di un genere senza tempo.
Andrea Vettoretti, chitarrista e compositore di fama internazionale, ha portato la sua musica su palcoscenici prestigiosi, dal G7 al Teatro la Fenice di Venezia ad eventi dedicati alla sostenibilità, (il 22 marzo in occasione della giornata mondiale dell’acqua diventerà ufficialmente Ambassador del Global Network of Water Museums – Unesco) esplorando un linguaggio musicale innovativo tra classica e nuove sonorità.
Con Tango y Nada Más, prosegue il suo percorso nel New Classical World, una visione musicale che unisce tradizione e contemporaneità con uno sguardo aperto al futuro.
Il racconto di una delle pagine più drammatiche e significative della storia italiana, con l'impegno di restituirne attraverso il suono, la tensione, la forza e l’urgenza della narrazione.
Questo è Matteotti - anatomia di un fascismo, uno spettacolo, scritto da Stefano Massini e interpretato dalla voce intensa e vibrante di Ottavia Piccolo, sostenuto dalle sonorità de I Solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo, che ripercorre con precisione e profondità l’ascesa e l’affermazione del fascismo in Italia, un fenomeno eversivo che Matteotti seppe comprendere, fin dall’inizio, in tutta la sua estrema gravità, a differenza di molti che non videro o non vollero vedere.
Il pericolo più grande, la malattia che fa morire un uomo è quella che non senti crescere.
Le musiche originali dello spettacolo, pubblicate da Compagnia Nuove Indye e Officine della Cultura, sono più di una semplice colonna sonora: evocano il clima dell’epoca, accompagnano la narrazione con una drammaticità sottile ma potente, sottolineano i momenti di tensione e riflessione, amplificando il peso delle parole. Attraverso melodie sospese tra memoria e attualità, i brani composti da Enrico Fink ed eseguiti da I Solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo intrecciano suoni che rispecchiano l’inquietudine, la determinazione e il tragico epilogo della vicenda di Matteotti.
A cento anni dalla morte, Giacomo Matteotti continua a parlarci attraverso il teatro, la musica e le parole. Questo disco ne raccoglie l’eco, trasformando il ricordo in un’esperienza sonora intensa, capace di toccare le corde più profonde della memoria collettiva. Perché la storia non è solo passato, ma un monito per il presente e per il futuro.
Le ultime due tracce dell’album sono tratte dallo spettacolo “Lo Schifo” di Stefano Massini con Ottavia Piccolo e I Solisti dell’OMA.
Gli anni dal 1970 al 1980 nei reportages di Flavio Brunetti, oltre trecento immagini che si dipanano in “stanze”: Bagnoli, l’Italsider e l’inquinamento, Pozzuoli e il bradisismo, la vita nei quartieri ghetto dell’edilizia popolare, le grandi manifestazioni e lo sciopero generale del 12 dicembre 1975, i funerali di Iolanda Palladino, la lotta per la casa, la mensa dei bambini proletari, il convegno contro la repressione a Bologna nel 1977.
Ma queste immagini ed i racconti ad esse ispirati o che esse stesse immediatamente ci narrano non fanno altro che parlare dei sogni. I reportages pubblicati in queste pagine sono sogni perduti, speranze ingannate e svanite, ma “Terra Tradita” ha la forza di far rivivere di nuovo le emozioni passate legate alle tragedie, alle lotte, alle speranze, alle morti, alle abitudini, ai compagni, agli amori. Quelle emozioni sono cadute quasi nel nulla e si sono trasformate in ricordi oramai impalpabili, vani, quasi scomparsi. Invece, ora, grazie a “Terra Tradita” possiamo tornare a leggere nella realtà quelle speranze, riviverle e trasmetterle a chi ancora non c’era.
"L'invenzioni" è il nuovo singolo dei Vorianova, tratto al loro album "Tempi Scueti", disponibile su tutte le piattaforme digitali .
E’ un brano che parla della tecnologia, delle invenzioni, del progresso, cercando di capire fin dove possa spingersi e quanto bene possa realmente fare, laddove sarebbe auspicabile, forse, un recupero della dimensione più umana.
Un brano dalle tessiture elettroniche, dove innovazione, creatività e sperimentazione si muovono in un orizzonte ibrido che mescola elementi della musica alternative, hip-hop, elettronica e rock con i suoni graffianti di un quartetto d’archi. Uno stile sperimentale e senza confini, quello dei Vorianova, in questo nuovo lavoro frutto della collaborazione con il music producer Leonardo Bruno.
I TARANTOLATI DI TRICARICO: un gruppo storico, ambasciatori della Taranta dal 1975, sono ormai il sinonimo di “energia in movimento”. Il cuore della tradizione di Tricarico, un atto sonoro che è un atto di fede, sopravvivenza e materia viva. La possessione scioglie il passo di danza e le mani, sulle corde della chitarra o sulle pelli tirate dei tamburi, proseguono inesorabili la loro corsa verso l’ossessione.
“Scitta fora” è il nuovo singolo disponibile su tutte le piattaforme digitali e che dà il via ai festeggiamenti per i 50 anni del gruppo.
“Scitta fora” nel dialetto tricaricese, significa "butta", "getta", "caccia fuori": il cuore del messaggio risiede nell'invito a liberarsi da tutto ciò che ostacola la nostra realizzazione personale e le nostre relazioni con gli altri. È una visione che si rifà al profondo significato del tarantismo, dove il ballo diventava lo strumento per neutralizzare ansie, rancori e depressioni.
“Scitta fora”, butta fuori tutto: perché solo così ogni "nuttata nera" può diventare una fesseria, qualcosa di trascurabile. Solo così la paura può essere scacciata, andando oltre lo spazio fisico e psichico che ci imprigiona. Scitta fora!
Sul nostro canale YouTube potete vedere il video del brano, diretto da The Factory Studio.
“ROMANÓ ETNOSINFONIKANO DROM, Viaggio etnosinfonico nella musica romaní” è il nuovo progetto dell’ALEXIAN GROUP di SANTINO SPINELLI e l’ORCHESTRA SINFONICA G. ROSSINI di Pesaro, prodotto e distribuito da Compagnia Nuove Indye, disponibile su tutte le piattaforme digitali ed in formato CD.
Per la prima volta un’orchestra classica accompagna, interagisce e si integra nella musica romanì con partiture e orchestrazioni originali e allo stesso tempo la lingua romaní viene impiegata nel canto lirico con ben 5 cantanti (tre soprani, un tenore e un baritono).
Le composizioni, gli arrangiamenti, la direzione artistica ed i testi sono a cura di Alexian Santino Spinelli mentre le orchestrazioni sono a cura del M° Marco Bartolini, primo violino dell'Orchestra Sinfonica G. Rossini di Pesaro.
Mario Gangi, in collaborazione con Guido Capraro, firma la terza uscita della collana “Di Terra, di Mare e di Aria”: Il Fantasma della Timpa.
L'avventura raccontata in questo libro, ambientata in Sicilia, è storia di relitti che, prima di diventare tali, sono stati nave, casa, isola, prigione di uomini di mare. Gente spesso dimenticata a causa del fato avverso, del tempo dilatato dall'ignoranza (non sapere, non conoscere) e dalla mancanza di interesse per quello che è stato.
Mario e Guido, con i loro "fidi" compagni di immersioni, hanno cercato in tutti i modi di ristabilire una verità a volte scomoda.
Di restituire dignità a uomini e navi.
Il tutto realizzato con un rigore scientifico che mai bisogna dare per scontato.
E' storia, dicevamo.
E, quel che più conta, è Mare.
“A modo mio… basta un attimo”, è una biografia illustrata scritta da Giancarlo Colaprete dedicata ad Andrea Lo Vecchio, stimato paroliere, musicista, cantautore, autore radiotelevisivo, scrittore, talent scout, produttore discografico e manager che ha legato il suo nome e la sua riconosciuta arte a quasi cinquant’anni della storia della Musica Pop italiana ed internazionale.
Il suo palmares, infatti, si compone di circa 900 canzoni che, per la sua voce e quella dei colleghi interpreti, gli sono valsi 90 milioni di dischi venduti in tutto il mondo: dagli esordi come cantautore per la Ricordi e paroliere/compositore per i più grandi nomi della scena musicale non solo italiana fino alle attività di autore di fortunatissime trasmissioni per la RAI.
Questo volume rappresenta una vera e propria opera omnia storico-discografica nata dall’amicizia che ha legato l’autore a Lo Vecchio per oltre 15 anni.
Dal 13 dicembre su tutte le piattaforme digitali il nuovo album di ANDREA VETTORETTI “Nocturnal Stars”.
Nocturnal Stars evoca la tranquillità e il mistero delle stelle che brillano nel silenzio della notte. Le stelle non sono semplici punti di luce, ma custodi di segreti e sogni.
Questo album è l’evoluzione naturale del viaggio cosmico iniziato con Quantum One, il precedente album di Andrea Vettoretti.
Mentre Quantum One esplorava le sinfonie dell'universo attraverso una fusione di suoni cosmici, chitarra, Violoncello e Clarinetto, Nocturnal Stars porta questa esperienza ancora più in profondità attraverso la ricerca minimalista di Andrea Vettoretti.
Questa nuova versione, che vede la partecipazione anche di Riviera Lazeri al violoncello, riprende i brani di Quantum One, trascritti con nuove sfumature che riflettono la vastità e il mistero dello spazio.
Le composizioni, tutte di Andrea Vettoretti, intrecciano melodie eteree e armonie cosmiche, arricchite da suoni provenienti dalle stelle in collaborazione con l’Astrofisico Paolo Giommi.
Dal 29 novembre su tutte le piattaforme digitali il nuovo singolo di ANDREA VETTORETTI “Artemis”. La chitarra di Andrea Vettoretti ed il violoncello di Riviera Lazeri sono i protagonisti di questo brano che prende il nome dal programma spaziale della NASA che ha l'obiettivo di riportare l'umanità sulla Luna e, in un futuro non troppo lontano, stabilire una presenza sostenibile e duratura sul nostro satellite naturale. Questo programma si ispira alla mitologica dea greca della caccia e della Luna, Artemide (Artemis in inglese), sorella gemella di Apollo, il nome che aveva anche il primo programma lunare della NASA negli anni '60 e ’70.
Il brano anticipa l’uscita dell’album “Nocturnal Stars” prevista per il 13 dicembre.
Dal 22 novembre su tutte le piattaforme digitali il nuovo album dei VORIANOVA “Tempi Scueti”: è la fotografia dei tempi moderni, “scueti” appunto, e mette in luce le tematiche urgenti dell’abbandono dei territori, delle disuguaglianze sociali e della lotta incessante per i diritti umani, temi attuali come la violenza di genere, la tratta degli esseri umani nel Mediterraneo, le nuove scoperte scientifiche e tecnologiche e non ultimo la canzone che rende omaggio ad una donna icona della lotta alla mafia, Felicia Bartolotta Impastato.
Un nuovo sound moderno, elettronico contemporaneo, e un beat accattivante, in cui coesistono elementi della musica alternative, hip-hop, elettronica e rock; una contaminazione di generi che fonde il linguaggio musicale odierno con il sound più classico di un quartetto d’archi. È un viaggio verso una nuova dimensione sonora, più matura, frutto dell’intenso sodalizio artistico con il musicista Leonardo Bruno, che di questo lavoro è il music producer e la direzione artistica.
“Tempi Scueti” è un concept album nel quale i Vorianova attingono dalle periferie, sia geografiche che mentali, per ristabilire un collegamento con il mondo intero, sfruttando il potere evocativo delle parole e la forza rivoluzionaria della musica. Questo progetto discografico vede concretizzarsi la loro idea di resilienza e restanza; non un semplice rimanere, ma un atto di resistenza e di radicamento, un sentirsi ancorati a un luogo pur vivendone lo spaesamento, con l’intento di proteggerlo e di rigenerarlo radicalmente.
“Tempi Scueti” rivoluziona la musica dialettale siciliana; la scelta di usare il dialetto del proprio paese, Isnello, è assolutamente dettata da un istinto, dalla necessità di esprimersi nella lingua dei genitori, dove la ricchezza fonetica dona quella musicalità e quella unicità che rende il dialetto una lingua estremamente comunicativa; la scelta del dialetto è infatti bandiera da sempre dei Vorianova, che sin dagli esordi della loro carriera mirano a preservare e tramandare il patrimonio linguistico siciliano alle nuove generazioni.
I Vorianova vogliono abbracciare la restanza, scegliendo di rimanere e di lottare per un futuro migliore, per un territorio che non sia solo un luogo da cui fuggire, ma uno spazio di opportunità, di creatività e di speranza. “Tempi Scueti” diventa così un manifesto, un grido di battaglia che risuona nelle anime di chi ascolta, un invito a prendere parte attiva nel plasmare il domani.
DaL 15 novembre su tutte le piattaforme digitali e in radio “LAST CHRISTMAS” il nuovo singolo di ANDREA VETTORETTI.
Andrea Vettoretti reinterpreta “Last Christmas” degli Wham per chitarra sola, offrendo una versione intima e sofisticata del celebre classico natalizio. La sua trascrizione evoca calore e nostalgia, trasformando la melodia in un’esperienza avvolgente e raffinata. Ideale per playlist che celebrano il Natale con eleganza e profondità, questa versione tocca il cuore e invita ad assaporare l’autenticità delle feste attraverso un suono delicato e poetico.