Disponibile su tutte le piattaforme digitali ed in formato CD "Sound of Qatar", il progetto realizzato da “Compagnia Nuove Indye” e “Heritage Foundation of Memory” (Qatar) con l’obiettivo di valorizzare e diffondere su scala internazionale le tradizioni culturali e musicali del Qatar, considerato uno dei Paesi più attivi in Medio Oriente nel campo artistico.
Un legame creativo forte unisce il Qatar all'Italia, da Roma a Doha, guidato da Paolo Dossena e Faisal Ibrahim AI Altamimi con la collaborazione organizzativa di Egale Cerroni e di tutta la Compagnia Nuove Indye e Believe e con la collaborazione artistica di Vito Ranucci.
Con l’occasione di questa uscita dell’album SOUND OF QATAR con orgoglio vi segnaliamo l'assegnazione di un importante riconoscimento: Faisal Ibrahim AI Altamimi "Ambasciatore della Pace" da parte della "United Nations University for Freedom and Peace" conferito dal Dottor Manal Al-Hasban di Giordania e dall'Accademia degli Ambasciatori della Cultura Araba.
“CATHERINE SPAAK: Icona del nostro tempo” è il nuovo libro di Fernando Fratarcangeli, pubblicato da Compagnia Nuove Indye, disponibile anche su Amazon e nell’HI-QU Store. “Mi è sembrato giusto – dice l’autore– ricordare la straordinaria carriera di questa artista che si è sempre contraddistinta per la sua eleganza professionale in ogni campo artistico che ha abbracciato. Mi piace considerarlo l’omaggio ad una grande artista, ad una grande donna”.
Nel libro viene tracciato il percorso cinematografico dell’attrice, l’intera sua discografia e tanti aneddoti della sua vita. Il libro, impreziosito anche da molte foto, manifesti dei suoi film e le copertine dei suoi dischi, contiene un QR Code per un ascolto di una playlist di 30 brani scelti dall’autore.
Disponibile su tutte le piattaforme digitali l'"Ave Maria-Mater Dolorosa" composta dal M° Bartolomeo Cosenza ed interpretata dal Soprano Floriana Cicìo con l'Ensemble “Da mihi virtutem”: M° Luigi Rocca (Violino), M° Guido Maduli (Flauto), M° Antonino Saladino (Violoncello), M° Davide Davì (Contrabbasso), M° Nicola Genualdi (Tromba), M° Tommaso Santangelo (Corno). Al pianoforte il M° Bartolomeo Cosenza.
“Qubit” è il nuovo brano di Andrea Vettoretti, disponibile su tutte le piattaforme digitali: anticipa l’uscita dell’album “Quantum One” che pubblicheremo il 21 giugno in occasione della Festa della Musica e del Solstizio d’Estate. “Qubit”, che vede protagonista con Andrea Vettoretti anche Andrew York, artista statunitense vincitore del premio “Grammy Award”, si ispira al bit, l’unità di misura quantistica e, grazie alla collaborazione con l’astrofico Paolo Giommi (Agenzia Spaziale Italiana / Onu), nel brano sono stati inseriti i suoni QPOs (Quasi Periodic Oscillations) prodotti da buchi neri e stelle Pulsar. Andrea Vettoretti racconta così la realizzazione del brano:“L’idea di ispirarsi ai Qubit mi è venuta, immaginando le nostre due chitarre interagire nello stesso tempo a diecimila chilometri di distanza come fossero nello stesso luogo. Ne è nato un brano ricco di magica energia, in cui ho voluto inserire i suoni dei buchi neri, che sono tra i più misteriosi del cosmo.”
Disponibile su tutte le piattaforme digitali “Canzoni in fondo”, il nuovo progetto di Fabrizio Gatti. "Una nota, una parola, una storia. Un amore, un dolore, una fitta semplice e profonda. Un personaggio amato, una persona lontana, un luogo che sembra casa. Un bambino, un cioccolatino, una fetta di pane. Fabrizio Gatti raccoglie pezzi che ognuno di noi avrebbe potuto semplicemente scartare, pensando fossero pezzi come altri, e ce li restituisce compiuti come se fossero sempre stati parte di noi. Con la finta semplicità di una maglietta bianca, ti ritrovi ad aver voglia di trovare un angolo dove ritrovarti. Gesti ordinari sezionati e ricomposti per essere restituiti sotto forma di memoria che non fa male, senza cedere all’indifferenza. È che ti piace starci in questo mondo di musica e parole, ti piace davvero tanto perché Fabrizio è un artista che sembra sapere qualcosa dell’alchimia del quotidiano. E ti ci fa posto. Ti ci fa sedere accanto. Ti offre qualcosa da bere. Si siede accanto a te.” (Giovanni Paci)
Foto di copertina: Francesca R. Martino
Ideazione e realizzazione grafica: Alessandro Bentivegna.
Disponibile su tutte le piattaforme digitali “Kiev Mon Amour”, il nuovo progetto di Vito Ranucci. Produzione: Paolo Dossena
“Ascolta… noi siamo qui a Kiev
e parliamo di una città che sta morendo lentamente
La mia musica è un canto di dolore
una voce nell’orrore
Perché?
un fratello che uccide un fratello
Non capisco il perché della guerra.
Perché questa guerra?
Per chi?
Per cosa?
WHY THE WAR?
Kiev muore con loro con te, con me
La senti la mia voce? Non ha parole, non mi dà tregua
La mia voce è questo suono che senti:
KIEV KIEV KIEV MON AMOUR”
Disponibile su CD e su tutte le piattaforme digitali “Di cani di lupi e d'umani”, il nuovo album de Lassociazione Le canzoni del nuovo album, legate da un filo, parlano di storie perse e ritrovate nelle lande desolate della nostra mente. In questo viaggio non siamo soli: ci sono cani, lupi, fuochi ardenti, spiriti, amori che si perdono e ricchezze che svaniscono. E’ un album che racconta della lotta per rimanere vivi…umani. L’amore per le proprie radici è evidente nel linguaggio della band, che canta nel dialetto dell’Appennino.
La band folk-rock emiliana racconta un mondo di frontiera dove la natura selvaggia domina l’uomo, le sue paure e le sue ambizioni.
Come i cani che trainano la slitta nella neve e sono legati tra loro da un destino comune, così anche le canzoni del nuovo album cercano di attraversare la tempesta per arrivare a un nuovo orizzonte.
Disponibile su tutte le piattaforme digitali la Compilation dei 18 Finalisti di Musicultura 2022 XXXIII edizione
Ezio Nannipieri, Direttore Artistico: “Per la prima volta abbiamo 18 finalisti anziché 16. È una licenza che ci siamo presi per dare un riscontro anche quantitativo alla qualità e alla varietà delle proposte che abbiamo ascoltato con piacere alle audizioni. Quanto alle canzoni, temo che cercare di tratteggiarle per linee generali significherebbe fare loro un torto: direi che ciascuna ha un’indole ed una fragranza proprie che spero risulti bello andare a scoprire e gustare in prima persona”
1) caspio - domani!
2) Martina Vinci - cielo di Londra
3) THEMORBELLI - Il Giardino dei Finzi Contini
4) Cassandra Raffaele - La mia anarchia ama te
5) Yosh Whale - Inutile
6) Sofia Rollo - Da sola
7) Sandri - Bar Legni
8) Sara Loreni - Amanda
9) Malvax - Esci col cane
10) Te quiero Euridice - Mandorle
11) Valerio Lysander - Sandali
12) Isotta - Palla avvelenata
13) Kamahatma - Saletta fumo
14) Y0 - TRAPsodia POPolare
15) iosonorama - Zero Volume (Partenope)
16) Emit - Vino
17) Vito - Quanto costa l'amore
18) Valeria Sturba - Antiamore
Disponibile su tutte le piattaforme digitali “Permanent Waves”, il primo singolo tratto dall’album “Quantum One” (che pubblicheremo su CD ed in digitale martedì 21 giugno in concomitanza con il solstizio d’estate) del compositore e chitarrista veneto Andrea Vettoretti, in ensemble con la violoncellista Riviera Lazeri ed il clarinettista Fabio Battistelli. Il battito del cuore di un feto dà inizio a “Permanent Waves”: un simbolo fortissimo di vita, che si mescola coi suoni del fondo cosmico per l’inizio di un viaggio, che dall’origine dell’Universo porta l’ascoltatore fino alla Terra per lanciare un messaggio di pace. “Permanent Waves” vuole rappresentare il percorso ciclico dell’umanità, esempio da seguire e principio universale da riaffermare; la musica è rilassante, profonda e circolare per uno sguardo interiore allo spazio-tempo del nostro essere, dove le onde gravitazionali, come messaggeri, ci permettono di comprendere gli eventi e la natura del Cosmo. Possiamo immaginare una goccia d’acqua, che cade in uno stagno: la perturbazione generata si propaga verso l’esterno sotto forma di onde. Similmente succede nell’Universo, quando un evento perturba la curvatura spazio-temporale.
Finalmente disponibile su tutte le piattaforme digitali e in formato CD, l’album omonimo dei THEROMA. Il nuovo singolo tratto dall’album è “Il Carrozzone”: il brano grande successo di Renato Zero è rimasto negli anni uno dei brani più rilevanti nella storia della discografia italiana. I THEROMA (Alberto Laurenti e Nadia Natali) hanno deciso di interpretare questo capolavoro creando un arrangiamento che vola tra i suoni etnici del Balcani e le armonie della musica italiana. Un suono colorato come i ricordi di un bambino, sorprendente come un fuoco d'artificio nella notte.
I THEROMA hanno incontrato il grande Renato Zero per avere il suo consenso e il suo parere su questa versione; la sua reazione è stata così incoraggiante e lusinghiera, tanto da chiedere un nuovo incontro, per approfondire meglio, con Alberto Laurenti, le possibilità di sviluppo del repertorio nuovo del progetto, così ricco di storia musicale romana e internazionale al tempo stesso.
“LOFT MUSIC Suoni e dissonanze nella Downtown di New York 1960-1975” è il progetto scritto da Salvatore Audino e Giorgio Nurisso, pubblicato in tre volumi da Compagnia Nuove Indye. New thing, free jazz, soul jazz, jazz afro-futurista, space jazz, spiritual jazz, anti jazz, radical jazz, avant-garde... Varianti stilistiche che però hanno tutte un denominatore comune: il jazz, in quanto espressione musicale della comunità afroamericana. Ma la domanda che sorge spontanea è: il jazz dovrebbe essere visto come una forma musicale distintamente Amerikana o come una espressione propria della cultura Afroamericana? Ed è, partendo da questo contesto, che questo lavoro si concentra su un periodo ben circoscritto: il jazz di avanguardia più radicale ed il free jazz, nello specifico il periodo dei loft nella New York degli anni sessanta e settanta. Il primo volume non solo racconta la straordinaria avventura musicale che si è sviluppata negli anni ’60 e ‘70, ma vuole essere anche un ragguaglio di storia sociale e politica nel più ampio contesto delle comunità afroamericane, dando particolare risalto a quelle manifestazioni artistiche, culturali e storiche che hanno segnato in maniera profonda la storia del free jazz, partendo dalla "Rivoluzione d'Ottobre" del 1964 e la creazione del Jazz Composers Guild di Bill Dixon a New York, passando per l' AACM di Chicago, il BAG di St.Louis, l'UGMA (poi evoluto nel UGMAA) di Horace Tapscott a Los Angeles, il Collettivo Tribe ed il Collettivo DAW di Detroit per arrivare al free ed alle avanguardie dei loft newyorkesi. Nel secondo volume troviamo le schede biografiche e discografiche. Downtown Manhattan e la scena dei loft, diventati luoghi di rivoluzione musicale permanente tra ricerca, sperimentazione e sessions estemporanee; il magmatico mondo del "nuovo" jazz radicale d'avanguardia, il jazz libero, il jazz politico ed Afrocentrico alla ricerca perenne delle sue origini culturali e musicali. La ESP e le etichette indipendenti newyorkesi e le schede biografiche con relativa discografia dei jazzisti che furono coinvolti in questa avventura tra utopia e realtà. Un percorso storiografico e discografico di quello che successe a New York negli anni sessanta e settanta. I loft della Downtown di Manhattan sono stati un crogiuolo dove tra il 1960 e il 1975, uomini diversi per tradizione artistiche e culturali si sono incontrati, confrontati e contaminati. A questa alchimia i compositori si sono ispirati per ricercare nuovi suoni e per creare nuove strutture musicali. Il terzo volume è la testimonianza discografica e biografica di quel periodo e di quegli autori che hanno caratterizzato la musica minimalista, elettronica, d’avanguardia e sperimentale. Per completezza, si è voluto inoltre riportare una breve introduzione descrittiva su come il contesto sociale ed artistico di quel tempo abbiano influenzato la musica sopracitata, fino all’introduzione e l’amalgamarsi in essa di strumenti musicali appartenenti alla tradizione orientale e africana.
“Come te posso amà” è il nuovo singolo dei THEROMA, disponibile su tutte le piattaforme digitali e nell’HI-QU Store. E’ la rilettura in chiave ethno-world di un antico canto popolare ottocentesco che rievoca le terribili incursioni dei saraceni avvenute nel IX secolo. Con audacia ed eleganza, i THEROMA riescono a creare una brillante matrice musicale capace di proiettare le voci disperate di una donna e di un uomo attraverso i secoli. Il risultato è un tessuto musicale sorprendente, in cui si fondono accurata ricerca, rigorosa filologia e creatività armonico-ritmica.
I THEROMA, con “Come te posso amà”, realizzano una sapiente fusione di tragedia e speranza capace di conservare intatta la potenza della narrazione, esaltandone i significati con la nitidezza di un suono unico e indimenticabile.