Otto storie, otto personaggi, otto viaggi attraverso le mille facce della notte, con i suoi abbaglianti riflessi e la sua profonda oscurità. Un album metaforico in cui l’oscurità si carica di ambivalenza. La notte catartica e purificatrice, la notte che inghiotte il passato, la notte che illumina i dettagli e le sfumature di un’esistenza in eterno passaggio.
Il contrasto tra luci e ombre è, infatti, il trait d’union di questo lavoro d’esordio del duo toscano che ci racconta un’umanità ferita alla continua ricerca di riscatto.
Le canzoni dell’album si snodano su un affascinante tappeto sonoro, dove elementi e sonorità tradizionali e nuove tendenze elettroniche portano a una perfetta sintesi tra due universi solo apparentemente contrapposti.
Canzoni scure, intrise di dolore e malinconia ma anche di speranza e voglia di lottare. Nel meccanismo duale tra realtà e finzione, si delineano i caratteri generali di una stasi alla quale non ci possiamo arrendere. Al di là della notte c’è sempre un nuovo giorno.