Siricu in calabrese significa ”siriano” e al contempo “baco da seta”. Fabio Macagnino, immagina un padre che canta per suo figlio e per i bimbi presenti su una carretta del mare, una ninna nanna che possa regalare qualche momento di serenità durante la traversata del Mediterraneo. E così il papà baco canta ai piccoli bachi in balia delle onde, di una terra di gelsi, zagara e peperoncino dove potrà liberamente far crescere le ali e dimenticare la guerra, senza scordare il paradiso dal quale proviene. La storia si ripete: qualche secolo fa i bachi provenivano dalla Siria per la fiorente lavorazione della seta che si praticava sulla costa jonica calabrese…oggi raggiungono le nostre coste per ben altri motivi.