Suoni e dissonanze nella Downtown di New York. 1960-1975 VOL.3
I loft della Downtown di Manhattan sono stati un crogiuolo dove, fra gli anni 60’-70, uomini diversi per tradizione artistiche e culturali si sono incontrati, confrontati e contaminati. A questa alchimia i compositori si sono ispirati per ricercare nuovi suoni e per creare nuove strutture musicali.
Loft Music – Rumori 2.0 è la testimonianza discografica e biografica di quel periodo e di quegli autori che hanno caratterizzato la musica minimalista, elettronica, d’avanguardia e sperimentale. Per completezza, si è voluto inoltre riportare una breve introduzione descrittiva su come il contesto sociale ed artistico di quel tempo abbiano influenzato la musica sopracitata, fino all’introduzione e l’amalgamarsi in essa di strumenti musicali appartenenti alla tradizione orientale e africana.
“Come è nata la musica di Downtown? Nel 1961, Yoko Ono (ancora un’oscura artista concettuale, a sei anni dall’incontro con John Lennon) offrì il suo loft a Soho per i concerti. La prima stagione è stata curata da La Monte Young e Richard Maxfield. Prima del 1961, i concerti a New York si svolgevano tutti nei quartieri alti, nell’area del Lincoln Center. Il loft di Ono offriva un grande spazio aperto favorevole a modalità di esecuzione non tradizionali. Molte delle prime esibizioni furono del gruppo Fluxus.”
Di Kyle Gann, “An Essay on Downtown Music.”
“Alla domanda dove sta andando la musica, la risposta non può essere che sta andando dappertutto. Finalmente sciolta dai grumi vischiosi degli stili.”
Franco Bolelli , da “ Almanacco Musica” (1979 n°1)