Il Nuovo Album di Paolo RIG8 recensito su "Ondarock"

Categoria: Promo Creato: 04 Giugno 2018

Questa volta Rig8 decide di vestire gli abiti di un volontario sperimentale che nel 2039 decide di essere ibernato per poi essere scongelato nel futuro, in un 2106 che vede un mondo ormai completamente cambiato. Macchine e uomini lavorano in simbiosi per una Terra che sembra solo apparentemente in pace, dove la mera esistenza ha sostituito la vita. Tutto appare perfetto e calcolato, ogni cosa sembrerebbe al suo posto; eppure manca qualcosa, e la scienza scopre i suoi limiti. Lo capiamo sin da subito dai suoni sperimentali e dalle parole in libertà che danno l'abbrivio a "Backup", il risveglio dell'uomo ibernato che assume le sembianze di un big bang informatico.

Uno dei punti di forza di "Fintascienza" è indubbiamente rappresentato dalla riuscita omeostasi tra sperimentazione e cantautorato, perché nel mezzo di interludi più free rimane sempre in prima linea la canzone, quella rigorosamente all'italiana, con ritornelli tutti da cantare. È questo il caso di "2106", non a caso scelta come singolo di lancio, divertissement in chiave pop che ben enuncia quali siano i temi del disco.
Nonostante il sorriso, l'album offre anche risvolti estremamente seri, riflessi di un mondo in cui "c'è spazio solo per la tecnica" ("Non scherziamo") e in cui manca persino la condizione tanto terribile quanto umana de "La depressione" (apprezzabile il duetto con Maria Messina). Un mondo in cui "la terra si spopola/ ma i software si aggiornano", come proclama Rig8 con voce robotica nel miminal-synth-pop di "Dei".
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