Meno Infinito

"Meno infinito" si sviluppa, quindi, come un sagace concept-album ruotante attorno al binomio uomo/natura, criticando quel progresso che ci vede nelle vesti di vittime e artefici, ma soprattutto ricordando all'ascoltatore quanto sia ormai necessario ridimensionare il proprio ruolo da abitanti della Terra. È un obiettivo difficile, quello di far simultaneamente divertire e meditare il proprio pubblico, eppure l'impresa riesce a Rigotto magicamente facile.” (OndaRock)
“Ciò che colpisce inizialmente nel quarto disco solista di Paolo Rigotto, in arte Rig8, è l’assoluta padronanza dei suoi intenti e dei suoi mezzi, ma soprattutto la consapevolezza di voler trasmettere un messaggio estremamente attuale. L’eclettico Paolo Rigotto, da “ribelle con l’urlo nella pelle” (per dirla come gli Skiantos!), dona nuova linfa alla scena underground nazionale, rendendola “meno infinita” e più definita, meno convenzionale e più espressiva, in quello che è un concept-album sulla Natura assolutamente maturo e coerente, immediato nel messaggio senza mai risultare banale o prevedibile…. e di questi tempi, non era un’impresa facile!” (Psycanprog)