I Khaossia iniziano la loro carriera, nel 2005, come gruppo di riproposizione dei canti della tradizione salentina, in cui spicca la pizzica come danza regina, ma ben presto affiancano a questo filone, quello delle loro produzioni originali. La filosofia di tutti i progetti dei Khaossia è quella di partire dalla storia, cultura e tradizione del Salento per esplorare mondi sonori antichi e moderni, vicini e lontani, cercando, nella sperimentazione musicale, un veicolo adeguato a dar luce a pagine dimenticate e impolverate della storia salentina. I Khaossia hanno avuto sempre un positivo riscontro della critica per il lavoro di riproposizione e rielaborazione della tradizione e della storia del Salento.
Il loro nuovo progetto è “Magellano”, che porteranno in tournèe in tutto il mondo con il sostegno di Puglia Sound (“Programmazione Puglia Sounds Export 2016”) a partire dalla fine del 2016.
Ispirandosi liberamente all’opera del vicentino Antonio Pigafetta, La Relazione del Primo Viaggio Intorno al Mondo, l’opera parte dall’interesse per l’esplorazione, la scoperta, la conoscenza e la contaminazione con il nuovo e il diverso. L’idea del viaggio, sempre presente nei progetti dell’ensemble salentina, è perciò alla base di tutta l’architettura di Magellano. Non è la celebrazione del personaggio Magellano, ma la sottolineatura degli elementi emotivi della quotidianità del viaggio stesso. Non si rappresenta un Magellano-eroe, ma un Magellano-uomo. Un uomo che, con gli occhi di un bambino, mette in discussione le sue certezze da europeo del Cinquecento, grazie alla conoscenza esperienziale di mondi nuovi.
Magellano vede dialogare diversi linguaggi artistici: Musica, Videoart e Letteratura. Ogni linguaggio interpreta la storia del viaggio.
Il Diario di Pigafetta è la guida e fonte ispiratrice per la sceneggiatura dello spettacolo, ma non è ripreso in forma asettica, bensì è interpretato, stravolto, rielaborato, contaminato.