Un gruppo storico, ambasciatori della Taranta dal 1975, sono ormai il sinonimo di “energia in movimento”. Il cuore della tradizione di Tricarico, un atto sonoro che è un atto di fede, sopravvivenza e materia viva. La possessione scioglie il passo di danza e le mani, sulle corde della chitarra o sulle pelli tirate dei tamburi, proseguono inesorabili la loro corsa verso l’ossessione.
Catartica come ogni atto liberatorio, necessaria come ogni sana emozione…
I Tarantolati di Tricarico sono: Franco Ferri, Rocco Paradiso, Marcello Semisa, Pino Molinari, Francesco Tomacci, Enzo Granella, Giorgio Pavan, Gianluca Sanza, Francesco Marcello Sette, Viviana Fatigante.
I Tarantolati di Tricarico sono tra le formazioni in attività più longeve della scena musicale italiana. Nascono in Lucania nel 1975 e conquistano presto la ribalta nazionale grazie al talent-scout Giancarlo Cesaroni, direttore del FOLK STUDIO, il mitico locale romano culla di alcuni tra i più importanti cantautori italiani.
Autentici interpreti della Taranta Lucana, negli anni ’70 sono stati pionieri di uno stile creativo unico, caratterizzato da ritmiche trascinanti, ossessive, dalla presenza scenica travolgente e coinvolgente, con i tamburi in primo piano e le voci maschili all'unisono, nella ripetizione evocativa dei versi della tradizione quasi fossero dei mantra. Uno stile che è entrato a far parte a pieno titolo della tradizione della Basilicata e dell’intera penisola, raccogliendo le entusiastiche critiche di tanti esperti internazionali, Giancarlo Governi fra i primi.
Senza falsi pudori, negli scorsi quattro decenni hanno saputo tanto essere interpreti dei canti degli anziani, quanto confrontarsi con le ritmiche e le poetiche della World Music, portando i loro spettacoli, oltre che nei festival e nelle rassegne più importanti in Italia e nel mondo. Il cuore della tradizione di Tricarico, i tamburi, le celebrazioni laiche e pagane restituite al calore di piazze affollate, che portano in sé anche lo spregio per le ingiustizie quotidianamente subite dagli ultimi, sempre nel vivo pulsare del presente e lontano dalle stanche riproposizioni da museo etnografico.
Vanno ricordate le collaborazioni con grandi della cultura e dello spettacolo: Dario Fo, Roberto Benigni, Renato Carosone, Francesco Guccini, Francesco De Gregori, Il Canzoniere del Lazio, La Nuova Compagnia di Canto popolare.
Le loro musiche sono state scelte per la colonna sonora del fil, “Le rose del deserto” di Mario Monicelli e, nel 2016, da Emir Kusturica per lo spettacolo Magna Greci. Il mito delle origini”.
Sono stati in scena a teatro nei Musical:
- “Sacre Terre”, per la regia di Giovanna D'Amato e con la supervisione di Pamela Villoresi
- “E fecero l’Italia”, diretti dal siciliano Bibi Bianca
- “Così parlò… Pasolini” a Vienna, diretti dal regista spagnolo Ramòn Pareja
Nel 2015 sono stati scelti dalla regione Basilicata come ambasciatori della musica e della cultura Lucana per l’Expo 2015 nel padiglione Italia: è loro il brano ufficiale per la Capitale europea della Cultura “Matera 2019”.
Nel 2015 hanno festeggiato i primi 40 anni di attività, con l'uscita di una compilation presentata in occasione del Concertone del Primo Maggio a Roma.
Ad Ottobre 2016 è uscito il loro nuovo CD “Terra che trema” pubblicato da CNI.