Kabìla

I Kabìla sono un gruppo italo-libanese che propone una fusione di lingue e sonorità.
Il loro quarto album “Life” sarà pubblicato da CNI l’11 maggio.
Oltre ai tour internazionali in Libano nel 2012 e nel 2016, e in Grecia nel 2014 e 2015, i Kabìla hanno suonato nei principali festival italiani (Arezzo Wave, Festambiente Rispescia, Festambiente Sud Monte Sant’Angelo, Festambiente Mediterraneo Palermo, Suq Festival Genova, Festival Mediterraneo Conversano, Adriatico Mediterraneo Festival Ancona, Ferrara Buskers Festival, ecc…).
I Kabìla sono: Emad Shuman (voce, cori), Mirko Speranzi (voce, piano, tastiere, cori), Adriano Checcacci (batteria, drum machine, percussioni), Gabriele Polverini (chitarre elettriche, acustiche, cori), Cristiano Rossi (chitarra acustica, saz e 'oud), Marco Chianucci (basso).

Nel 2008 hanno realizzato il lor primo album “La città degli alberi”, un concept album dedicato all’Africa e a un viaggio personale e musicale al suo interno, a cui ha fatto seguito nel 2010 “Oltre noi”, ispirato ad esperienze, emozioni e momenti difficili, come la scomparsa del loro batterista Marco Patrussi. Con questa produzione i Kabìla si sono spostati verso nuove sonorità e un approccio musicale, anche nella composizione, più vicino alla world-music.  
Nel maggio 2012 i Kabila hanno suonato a Beirut, Byblos e Tripoli, in Libano, terra di origine di Emad Shuman, all’interno di un progetto dell’UNDP (programma di sviluppo delle Nazioni Unite per il Libano) che li ha visti coinvolti insieme ad un coro di 80 bambini cristiani e musulmani ed un’orchestra di giovani musicisti libanesi. Da questa esperienza, umana e musicale, sono nate le canzoni del successivo album, “Yallah!” presentato nel settembre 2013 ad Arezzo.
Sempre dal 2012 intessono una grande amicizia umana e musicale con X Darawish (ex Al Darawish), band italo-greca, con cui i Kabìla condividono numerosi concerti, sia in Italia che in Grecia, suonando in un’unica formazione.
Dal 2012 al 2018 i Kabila hanno portato le loro canzoni in tour in tutta la penisola italiana, da Palermo a Venezia, nel Peloponneso e nella Macedonia greca. Nel novembre 2016 sono tornati per la seconda volta in Libano, per un progetto della Cooperazione Italiana, suonando all’interno del carcere di Roumieh e coinvolgendo numerosi giovani detenuti.