
Massimo Privitera su “ColonneSonore.net” recensisce il nuovo CD del Maestro Stelvio Cipriani “Sognare Musica”: “Nella sua importante vita cine-musicale (300 score all’attivo!) il Maestro romano Stelvio Cipriani ha incontrato ed ha lavorato, giusto per citare i più famosi, per il Santo Papa Karol Wojtyla, i Beatles George Harrison e Ringo Starr, il compianto attore Tomas Milian, i registi celebri Orson Welles, Akira Kurosawa, John Houston, le cantanti Grace Jones e Rita Pavone, il suo mito assoluto Domenico Modugno, il premio Oscar Henry Mancini e scritto una delle più memorabili e belle colonne sonore del Nostro Cinema, Anonimo veneziano.
“Ma, nonostante una vita da romanzo, ancora oggi Stelvio Cipriani guarda al futuro con meravigliata curiosità: ‘Il punto più alto della mia carriera - dice - è quello che ancora deve venire’. Seduto al pianoforte, accenna qualche accordo dei brani di questo Sognare Musica, un album in cui c’è passione, vita, ricordo, dove c’è sempre la voglia di alzarsi di notte per mettere le mani sul piano¬forte e ritornare a immaginare, a creare, a sognare musica, senza mai perdere il gusto per l’avventura dell’esistenza. Ha ragione lui: il meglio deve ancora venire.” - Testo tratto da un’intervista di Ida Guglielmotti presente nel libretto di questo splendido CD extracinematografico.
Sognare Musica possiede musica composta ed eseguita degnamente al pianoforte dal Maestro stesso e prodotta da Paolo Dossena e Giuseppe Giacchi, con ben 14 brani inediti ed una nuova versione del suo capolavoro Anonimo veneziano.
Il tocco del suo piano è pura emozionalità, talmente intensa e profonda da lacerare il cuore fin dal primo ascolto. Già dal pezzo d’apertura dell’album che si manifesta come una variante chopiniana del tema di Anonimo veneziano, “L’attesa”, si intuisce dove vogliono andare a colpire le note che vengono fuori dal piano, suonate con tale trasporto da divenire immediatamente sacrali e intime. “Las Palmas” è un tango gioioso con qualche veste popolare capitolina che appare di tanto in tanto tra le righe del pentagramma. “Langer” racchiude nel suo valzer romantico tutta la vena poetica di Cipriani che col suo tocco leggero ingentilisce il leitmotiv d’antan.
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