“Vento di terra, vento di mare” è il nuovo album di RENANERA (la band di musica world più rappresentativa della Basilicata) con VITTORIO DE SCALZI (esponente di primo piano della musica d’autore e progressive italiana, fondatore dei “New Trolls”) pubblicato da CNI - Compagnia Nuove Indye. Gli artisti si sono cimentati insieme in brani in lingua genovese e in lucano, mischiando fonemi, ritmi ed espressività melodico e ritmiche: non solo un progetto musicale ma un vero incontro di culture, che metteranno in collegamento tra Nord e Sud, proponendo canzoni che hanno al centro il dramma delle migrazioni e del Mediterraneo a partire da quel “Creûza de mä” di Fabrizio De André e Mauro Pagani, che ha rinnovato l’epopea della “world music” internazionale.
Nella tracklist, oltre a brani inediti, anche i grandi successi dei New Trolls riarrangiati in chiave etnica (“Quella carezza della sera”, “Faccia di Cane” e la notissima “Una miniera” impreziosita da una importante collaborazione artistica con LINO VAIRETTI degli OSANNA), e infine il ricordo di Vittorio della collaborazione con Fabrizio De Andrè (appunto con “Creûza de mä-Na strada miezzo o mare” cantata in genovese e napoletano).
Molti gli strumenti del mondo inseriti negli arrangiamenti da Antonio Deodati per la tessitura sonora dei brani che rendono personale l’universo “Renanera” oltre alla vocalità uniche di Unaderosa e di Vittorio De Scalzi spiccano la zampogna lucana di Pino Salamone, uno dei più importanti tra i costruttori e i suonatori di zampogne, l’udu drum, la dabouka egiziana, il cajon spagnolo, i tamburi melodici, le tammorrre napoletane e il bohdran irlandese di Pierpaolo Grezzi, gli interventi di Edmondo Romano con lo chalumeau, il low whistle e la cornamusa scozzese, il violino di Alberto Oriolo, i cordofoni di Massimo Catalano che ha suonato anche l’ukulele, il saz baglama armeno, il mandolino napoletano, la chitarra battente e la lira calabrese, e infine la ciaramella lucana di Antonino Barresi.